martedì 1 aprile 2008

Padre pio e il camionista

Misteri d’italia:
perché su molti camion c’è l’effige di quello sciamano di padre pio?
Perché i camionari che ogni giorno scaricano tonnellate di particolato e pm10 nella malmessa atmosfera hanno la foto del fratedapietralcina e magari di sera frequentano i quartieri con i falò delle periferie?
E perché l’ometto con le stimmate piace sia al bestione della strada che a bruno insetto vespa?
Ci sono poi quelli che hanno le croci illuminate al neon direttamente in cabina, altri che si stampigliano intere preghiere sul portellone posteriore, altri ancora che hanno l’immagine della “maronna” incollata al finestrino.
Peccato però che continuino ad andare come forsennati. Ad interpretare liberamente il codice della strada. A mettere quotidianamente a repentaglio l’incolumità di chi non ha fortuna (?) di stare seduto a due metri dall’asfalto al riparo da urti e pericoli.
Un’indagine di Quattroruote di questo mese segnala come sia in crescita costante la responsabilità dei mezzi pesanti negli incidenti stradali su strade e autostrade. E di come la grande maggioranza di code per incidente sia provocata proprio da bestioni fuori controllo.
E allora, cari camionari: non sarebbe il caso di appiccicare meno padri pii ai vostri trabiccoli e seguire di più le leggi terrene che regolano la circolazione?
Se fate una cazzata voi, la gente muore.
Questo conferma la regola che in italia molti sono credenti e devoti, però sono anche evasori, cialtroni e prepotenti.