giovedì 7 maggio 2009

Gioventù sbragata

Oggi mi sento vecchio dentro. E anche un po' banale e sempliciotto. Saranno i 40 appena compiuti o l'invidia per il bel tempo che fu... Tant'è...
Fatto sta che mi accorgo di sopportare sempre meno la vista dei branchi di adolescenti ciondolanti che si appoggiano stanchi in giro per città grandi e piccole.
Un misto di indolenza mista a vuoto soporifero che se adesso sono così, allora a 50 passeranno le giornate a letto...
La prima cosa che salta agli occhi, ovviamente, è l'abbigliamento. E qui c'è da rimpiangere i paninari. Se non altro per l'igiene. Difficile non notare l'alone di saclonaggine (dialettale di scarsa cura, sporcizia...) che li avvolge.
Maschi e femmine, ovviamente.
Lasciamo perdere le scarpe, che ormai vengono classificate dall'Onu come ordigni chimici a tutti gli effetti (pare che Bush, in Iraq, cercasse delle Nike di adolescenti con calzini incorporati). E' tutto l'insieme a trasmettere l'idea che la doccia, il sapone e il deodorante siano pratiche molto poco praticate.
C'è poi quel fatto lì della mutanda prominente e del jeans che ti arriva sotto la chiappa: ecco, sarò vecchio e cadente, ma a me quella roba lì mi fa proprio vomitare. Non voglio scendere in particolare scabrosi, ma sedermi (in autobus, al bar, in pizzeria...) dove ha appena appoggiato le terga semiscoperte uno di questi nemici del getto d'acqua non mi piace un granché.
Capita poi sempre più spesso che all'incuria si aggiunga la pinguedine diffusa. Certi arvortoli che debordano tra la maglietta succinta e la cintura, a nascondere in un blob indistinto l'ombelico che talune pensano di poter mostrare con disinvoltura e che invece dovrebbero nascondere all'umanità intiera.
Altro nervo, o tendine, o metacarpo scoperto è quello del cellulare.
Questi qui sono la generazione del T9, del xché, del c6, del ke, del cmq e di tutte quelle abbreviazioni orripilanti. Il telefonino come appendice della mano e come surrogato della testa. E mica c'hanno quelli da battaglia. Assolutamente no. L'altra sera ho visto un monello che avrà avuto non più di 15 anni con un Blackberry da almeno 500 euro. Ma a 20 anni cosa ti compri? O cosa ti comprano?
Notare che si parla di telefonini, perché questi signorini internet manco la usano. Troppo impegnativa. Sono quelli più grandi, dai 25 in su, che smanettano sul web. Per questi la tecnologia si ferma agli sms.

Lo so che ci sono ggggiovani bravi, impegnati, colti, interessati, tifosi della fiorentina e lettori di Lansdale. Purtroppo non li incontro mai. Io mi scontro solo con queste meduse narcotizzate fatte in serie.
Ai miei tempi (oddio!) c'erano le "correnti di pensiero" (meglio spifferi...): i dark, i rockabilly, i paninari: nessun premio nobel, per carità, ma vedevi lo sforzo di scegliere qualcosa e indirizzare le proprie energie.
Oggi sono tutti identici, e le energie questi le vogliono risparmiare, tutt'al più scaricarle in qualche bella bevutona di gruppo con vomito incorporato.
Sono anche consapevole che non è tutta colpa loro. Ovvio. Perché se vai a vederti i genitori, allora sì che ti pizzicano veramente le mani.
Ma benedettoilsignore però: uno o due neuroni ce li avranno anche 'sti giovanotti, o no? E allora che li usassero, ogni tanto.
E tiratevi su quelle cazzo di braghe, che prendete freddo alla faccia.


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